Era forse colpevole se madre natura le aveva donato quel fisico?
Se ogni volta che ondeggiava i suoi fianchi, gli uomini e a volte anche le donne si giravano a guardarla?
Poteva la gente maligna ritenercela colpevole per la sua spontanea simpatia?
Le sue labbra rosso carminio, la sua pelle bianca e liscia come la seta, i suoi occhi verdi e i suoi lunghi capelli neri. Bastava il suo aspetto a condannarla?
Lei ci conviveva da quando era nata con la cattiveria gratuita della povera gente, però soffriva. Non capiva questa assurda gelosia nei suoi confronti. Doveva forse appartarsi in un posto isolato, rinunciare a vivere la sua vita, negarsi la felicità? E poi per chi, per cosa? Forse per la tranquillità e la insicurezza di qualcuna?
No, non avrebbe cambiato di una virgola la sua esistenza, tanto meno con quelle di chi vive di ipocrisia, di false virtù e di convenienza. Era fatta così e non doveva giustificarsi con nessuno.
Le donne la invidiavano? Peggio per loro! Se facessero una ragione.
Gli uomini la amavano? La desideravano? Peggio per loro! Imparassero ad amare.
Lei voleva soltanto andare per la sua strada, fare le sue scelte, commettere qualche errore, pentirsene, e mangiare quando aveva fame.
Innamorarsi, illusionarsi e lasciarsi.
Quelle cose che completano una donna, forse anche un figlio, ma più avanti, era giovane.
Adesso aveva una gran voglia di un bicchiere di vino e di un panino al formaggio e uovo fritto. E mentre andava a prepararselo, sorrideva tra sé, pensando alle malelingue e quasi compiaciuta sussurrò: ” Sì cari me lo posso permettere e lo farò, brindo a voi “.
Era culpable de que madre naturaleza le haya donado ese fìsico?
Si cada vez que caminaba ondulando las caderas, los hombres y a veces tambièn las mujeres se daban vuelta para mirarla?
Podìa la gente con tanta maldad retenerla culpable por su espontànea simpatìa?
Sus labios de rojo carmìn, su piel blanca y lisa como la seda, sus ojos verdes y sus largos cabellos negros. Era suficiente poseer ese aspecto para ser condenada?
Ella convivìa desde cuando habìa nacido con la perfidia gratuita de la pobre gente, igualmente sufrìa. No entendìa la absurda celosìa en lo que la concierne. Debìa a lo mejor apartarse en un lugar isolado, renunciar a vivir su vida, negarse la felicidad? Y despuès por quièn? Para què? Para dar tranquilidad a la inseguridad de alguna?
No, no habrìa cambiado ni siquiera una coma en su existencia, tanto menos con aquellas que viven de hipocrisìa, de falsas virtudes y de convenienza. Era hecha asì, y no tenìa que justificarsi con nadie.
Las mujeres la envidiaban? Peor para ellas! Se hagan una razòn.
Los hombres la amaban, la desideraban? Peor para ellos! Aprendieran a amar.
Ella querìa solamente ir por su camino, hacer sus elecciones, cometer algunos errores, arrepentirse, y comer cuando tenìa hambre.
Enamorarse, ilusionarse y dejarse.
Todas esas cosas que completan a una mujer, quizàs tambièn un hijo, pero màs adelante, era jòven.
Ahora tenìa solo ganas de un vaso de vino tinto y de un sandwich de queso y huevo frito. Y mientras se lo iba a preparar sonreìa pensando a las malas lenguas y alegràndose susurrò: ” Sì queridos, me lo puedo permitir y lo voy a hacer, brindo a ustedes “.