Iniziamo questa nuova rubrica domenicale dedicata alla poesia, non sto neanche a raccontarvi quante amante sia io delle poesie.
Partiamo col grande Pablo Neruda, io di lui amo il poema numero XX” Posso scrivere i versi più tristi stanotte…” ; e per me rimane sempre uno dei più belli in assoluto! Poi ovviamente ce ne sono tanti altri facilmente reperibile un po’ ovunque.
Gabriel Garcìa Màrquez lo descriveva come il più grande poeta del XX secolo, in qualsiasi lingua; il che non è poco.
Da oggi in poi proporrò alcune delle sue inedite poesie, immagino ne avresti già sentito parlare, sceglierò quelle che piacciono a me, sperando di arrivare a voi.
La raccolta di poesie inedite si chiama: Con i baci che imparai dalla tua bocca.
La prima è dedicata alla terza moglie del poeta cileno: Matilde Urrutia. E volete sapere come questa cantante ha rubato il cuore a Pablo? Beh lei a quel tempo, dove lui era già lui, non solo in campo letterario ma anche in politica, non sapeva chi fosse. Quando dal niente nasce qualcosa… Buona domenica!
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Tocco i tuoi piedi nell’ombra, le tue mani nella luce,
e nel volo mi guidano i tuoi occhi di aquila
Matilde, con i baci che imparai dalla tua bocca
le mie labbra impararono a conoscere il fuoco.
Oh gambe ereditate dall’assoluta avena
cereale, estesa la battaglia
cuore di prato,
quando poggiai le orecchie sui tuoi seni,
il mio sangue propagò la tua sillaba araucana.
Pablo Neruda
Empezamos con èsta nueva rubrica de los domingos dedicada a la poesìa, y no estoy ni siquiera a contarles cuànto amante de la poesìa sea yo.
Partimos con el grande Pablo Neruda, yo de èl amo el poema nùmero XX ” Puedo escribir los versos màs tristes èsta noche…”, para mì uno de los màs bellos en absoluto, despuès naturalmente hay tantos otros que merecen.
Gabriel Garcìa Màrquez lo describìa como el màs grande poeta del XX siglo, en cualquier lengua, lo que no es poco.
De ahora en adelante les propongo algunas de sus poesìas inèditas, imagino que ya sintieron hablar, elijo las que me agradan a mì, esperando de llegar a ustedes.
El nuevo libro de poesìas inèditas se llama: Con los besos que aprendì de tu boca.
La primera es dedicada a la tercer mujer del poeta chileno: Matilde Urrutia. Y quieren saber còmo èsta cantante le robò el corazòn a Pablo? Simple, ella en ese tiempo donde èl ya era èl, no sòlo en campo literario sino tambièn en polìtica, no tenìa la mìnima idea de quièn fuera! Cuando de la nada nace algo… Feliz domingo!
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Tus pies toco en la sombra, tus manos en la luz,
y en el vuelo me guìan tus ojos aguilares
Matilde, con los besos que aprendì de tu boca
aprendieron mis labios a conocer el fuego.
Oh piernas herederas de la absoluta avena
cereal, extendida la batalla
corazòn de pradera,
cuando puse en tus senos mis orejas,
mi sangre propagò tu sìlaba araucana.
Pablo Neruda
6 risposte a “Domeniche di poesia / Domingos de poesìa”
Cosa vuol dire: «il mio sangue propagò la tua sillaba araucana»?
Mi riferisco a «sillaba araucana» sopratutto…
Araucano ( Arauco ) era una popolazione india del Cile centrale, poi si è diffusa anche alla Pampa Argentina. Nello specifico nella poesia Pablo si riferisce a tutti quelli che parlano la stessa lingua “araucana” senza essere nativi della sua Terra. Le lingue che uniscono le persone, il loro suono, la stessa melodia.
A dir la verità, avevo una vaga idea del significato di araucano.
Ma non connettevo col tessuto generale.
Sei carina, paziente e gentile 🙂
Assolutamente no. Tutte queste poesie inedite di Pablo, per lui erano poca cosa, perciò scartate, fortunatamente recuperate, devo dire che sono nel contesto meno belle rispetto a quello che conosciamo, ma aveva un talento unico, ed evidentemente era molto esigente con sé stesso.Essere araucana era la melodia che gli connetteva.
Ottima idea! Ciao, Vanina. 🙂 Piero
Grazie Piero!