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Oh cuore mio, sole
della mia povertà,
è questo giorno sai?
questo giorno
quasi passò obliato
tra una notte e l’altra,
tra
il sole e la luna,
tra le allegre faccende
ed il lavoro,
quasi passò
di corsa la corrente
quasi solcò
la acque
trasparente
e allora tu
nella tua mano
lo sollevasti
fresco
pesce
del cielo,
gocciolone di freschezza,
pieno
di vivente fragranza
inumidito
da quella
campana mattutina
come il fremito
del trifoglio
all’alba,
così
in mano mia
diventando
bandiera
tua
e mia,
ricordo,
e percorremmo
altre strade
cercando
pane,
bottiglie
scintillanti,
un frammento
di pavone,
dei limoni
un
ramo
in fiore
come
quel
giorno
fiorito
quando
dalla barca,
circondata
dall’azzurro oscuro
del mare sacro
i tuoi minuscoli
piedi ti portarono
scendendo
scalino dopo scalino
fino al mio cuore,
ed il pane, i fiori
il coro
verticale
del mezzogiorno,
un’ape marina
sulle zagare,
tutto ciò,
la nuova
luce che nessuna
tempesta
spense nella nostra dimora
venne di nuovo,
sorse e visse di nuovo,
consumò
di freschezza l’almanacco.
Lodato sia il giorno
e quel giorno.
Lodato sia
questo
e tutti i giorni.
Il mare
scuoterà il suo campanile.
Il sole è un pane d’oro.
Ed è in festa il mondo.
Amore, non ha fine il nostro vino.
Pablo Neruda
6
Corazòn mìo, sol
de mi pobreza,
es este dìa,
sabes?
este dìa,
casi pasò olvidado
entre una noche
y otra,
entre
el sol y la luna,
los alegres deberes
y el trabajo,
casi pasò
corriendo
en la corriente
casi cruzò
las aguas
transparente
y entonces
tù en tu mano
lo levantaste
fresco
pez
del cielo,
goteròn de frescura,
lleno
de viviente fragancia
humedecido
por aquella
campana matutina
como el temblor
del trèbol
en el alba,
asì
pasò a mis manos
y se hizo
bandera
tuya
y mìa,
recuerdo,
y recorrimos
otras calles
buscando
pan,
botellas
deslumbrantes,
un fragmento
de pavo,
unos limones,
una
rama
en flor
como
aquel
dìa
florido
cuando
del barco,
rodeada
por el oscuro
azul del mar sagrado
tus menudos
pies trajeron
bajando
grada y grada
hasta mi corazòn,
y el pan, las flores
el coro
vertical
del mediodìa,
una abeja marina
sobre los azhares,
todo aquello,
la nueva
luz que ninguna
tempestad
apagò en nuestra morada
llegò de nuevo
surgiò y viviò de nuevo,
consumiò
de frescura el almanaque.
Loado sea el dìa
y aquel dìa.
Loado sea
este
y todo dìa.
El mar
sacudirà su campanario.
El sol es un pan de oro.
Y està de fiesta el mundo.
Amor, inagotable es nuestro vino.
Pablo Neruda
7 risposte a “Domeniche di poesia / Domingos de poesìa”
Questo senz’altro è il grande Pablo, però… tieniti alla sedia e non svenire: quasi, quasi preferisco la tua di poesia domenicale, quella sul pane! 🙂
Che non sarai un premio Nobel, ok, ma importa? 🙂
Oh, ma che onore! Sei stata troppo gentile…
Neruda è impareggiabile. Ma anche io preferisco i tuoi scritti. 🙂 Buona domenica. 🙂 Piero
Grazie Piero, mi onorate veramente. Le domeniche mi piace dedicarle a qualcosa altro,a volte mio e altre no…
Grazie a te Vanina. Buon proseguimento. 🙂
Il sole è un pane d’oro è una bellissima metafora di vita…
Si l’ho pensato anche io mentre la leggevo…