Quinoa e pomodori secchi / Quìnoa y tomates secos

L’incontro avvenne nella bottega di Pedro, dove lei con passione e dimestichezza cucinava la quinoa.

Era alta, snella e sembrava un fiorellino avvolta nel suo grembiulino.

In un certo senso somigliava molto alla quinoa.

Cresciuta in quel paese dove il sole torrido infiamma la pelle e fa bollire gli spiriti, dove la passione batte la mente.

Canticchiava in spagnolo mentre metteva il naso vicino alla pentola per controllare la cottura; quando si girò e lo vide.

Quell’uomo dai profondi occhi azzurri, la pelle abbronzata e i capelli neri. Anche lui sembrava cresciuto al sole, a un’altro tipo di sole.

Con timidezza lo salutò appena e continuò con la sua mansione. Smise però di cantare.

Pedro gli raccontò che il tipo era appena arrivato dalla Calabria, si trovava da queste parti esclusivamente per motivi lavorativi, che parlava sempre della famiglia e del loro mare.

Passava al loro ristorante quando poteva per gustare cibi fatti con i pomodori secchi, per sentire un po’ i sapori di casa.

Quella storia la commosse tanto, anche lei veniva da lontano e sapeva che la nostalgia fa gli scherzi più brutti, anche allo stomaco.

Così ritirò con cautela la pentola dal fuoco e si avviò verso la finestrella che dalla cucina permette di vedere la sala.

Lui mangiava con gusto, questo le piacque molto, gustava ogni boccone, assaporava e sicuramente pensava al suo mare, alla scogliera, alle domeniche tutti attorno a un tavolo, insieme alla famiglia.

Aveva un qualcosa che la attirava in lui, forse semplicemente il fatto che lui non le avesse chiesto neanche il suo nome.

Erano quasi le tre di pomeriggio di una lunga giornata, il suo turno di lavoro finiva, finalmente poteva tornare a casa.

Appese il grembiule al chiodo dietro la porta, si sistemò i capelli, e dopo aver dato un bacio a Pedro si avviò verso l’uscita col cuore che le batteva forte.

Pensò che lui somigliava proprio ai pomodori secchi: la pelle ruvida per il sole, il colore rosso intenso delle labbra che forse erano anche gustose. Le scappò un sorrisino, si, avrebbe voluto assaggiarle quelle labbra. Peccato, lui non la degnò di uno sguardo, nonostante lei avesse fatto sbattere con forza il portone.

A passo svelto se ne andava un po’ confusa.

E mai possibile che questi due ingredienti, così diversi tra di loro, anche se cresciuti sotto lo stesso sole non se ne accorgessero che si abbinano alla perfezione?

A quanto pare si…

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El encuentro fue en la bodega de Pedro donde ella con pasiòn y desenvoltura cocinaba la quìnoa.

Era alta, menuda y parecìa una flor envuelta en ese delantalcito.

En un cierto sentido se parecìa mucho a la quìnoa.

Crecida en un paìs donde le sol abrasador quema la piel y hacer hervir los espìritus, donde la pasiòn le gana a la mente.

Cantaba en voz baja una canciòn en español mientras acercaba la nariz a la olla para controlar la cocciòn; cuando se diò vuelta y lo viò.

Aquel hombre de los profundos ojos azules, la piel bronceada y los cabellos negros. Tambièn èl parecìa haber crecido al sol, a otro tipo de sol.

Con timidez lo saludò y continuò con su labor. Dejò de cantar.

Pedro le contò que el muchacho hacìa poco habìa llegado desde Calabria, que se encontraba por èstos lados ùnicamente por motivos de trabajo, que hablaba siempre de la familia y de su mar.

Pasaba al restaurante cada tanto para disfrutar de algunos platos hechos con tomates secos, y asì recordar un poco los sabores de su casa.

La historia la conmoviò tanto, ella tambièn venìa desde lejos y sabìa que la nostalgìa a veces te juega algùn tiro feo, tambièn al estòmago.

Asì retirò con precauciòn la olla del fuego e se dirigiò hacia la ventanita de la cocina que permitìa de mirar a la sala.

El comìa con gusto, eso le gustò mucho, saboreaba cada pedazo y seguramente pensaba a su mar, al acantilado, a los domingos todos alrededor de una mesa, junto a su familia.

Habìa algo de èl que la atraìa, a lo mejor era solo el simple hecho de que èl no habìa ni siquiera preguntado su nombre.

Eran casi las tres de la tarde de una larga jornada, y su turno de trabajo terminaba, finalmente se podìa ir a casa.

Colgò el delantal en el clavo detràs de la puerta, se acomodò el cabello, y sòlo despuès de haberle dado un beso a Pedro se dirigiò hacia la salida, con el corazòn que le palpitaba fuerte.

Pensò que èl se parecìa mucho a los tomates secos, la piel àspera, el color rojo intenso de los labios, que a lo mejor eran gustosos. Le escapò de reìr, sì, le hubiese gustado probar esos labios.

Pecado, èl no la habìa dignado de una mirada, a pesar de que ella habìa hecho golpear la puerta con fuerza.

Es posible que èstos dos ingredientes, tan distintos entre ellos, pero crecidos bajo el mismo sol, no se dieran cuenta que se combinaban a la perfecciòn?

A cuànto parece si…

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5 risposte a “Quinoa e pomodori secchi / Quìnoa y tomates secos”

  1. La perfetta combinazione dell’Amore, nell’Amore anche in cucina, l’Amore ovunque anche nel diverso, ma pur sempre Amore! Buonanotte cara Vanina.

  2. Basterebbe un pizzico di follia per scoprire che nelle diversità coesistano attrazioni e combinazioni che possono diventare magiche. 🙂 Molto brava, Vanina. 🙂 Buona domenica di San Valentino! 🙂

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