Di tanto sentirsi triste, per alleviare i dolori e allontanare la tristezza si metteva a dipingere.
Non ce la faceva più di tenersi tutto dentro.
Che vengano a me i colori!, si diceva: la vitalità che mi manca.
” Rosso” sarà il salone delle feste, quelle che non daremo mai.
” Blu ” le camere degli ospiti, che non ospiteremo mai, e ” verdi ” i bagni come la speranza che non bisognerebbe mai perdere.
Per continuare un bel ” arancione ” accesso in cucina, dove degustare un buon bicchiere di vino, che sempre aiuta ad affogare la solitudine.
E dipingeva e dipingeva, e più dipingeva e più colori voleva.
Tutto si vedeva impeccabile e bello.
Tutto era perfetto, ma il quadro generale non si presentava completo, qualcosa mancava.
Me ne accorgerò che cosa è, rifletteva. Chissà sia il mobilio che non si intona con il resto. Di fatto quel specchio non è un granché! E mentre si specchiava, ad un tratto vide tutto con chiarezza.
Non mancava niente nella casa. Tutto invece in quel viso invecchiato di colpo, in poco tempo; in quelli occhi che una volta erano intensi, in quel corpo trascurato e dall’aspetto trasandato. Il sorriso assente.
In quei capelli che una volta erano dorati.
Bisognava cambiare di nuovo, iniziare por dentro: curare le ferite fino ad arrivare a vedersi piena di colori anche fuori.
Si, c’era molto lavoro davanti a lei.
De tanto sentirse triste, para aliviar las penas y alejar la tristeza se ponìa a pintar.
No daba màs de tenerse todo adentro.
Que vengan a mì los colores!, se decìa: la vitalidad que me falta.
” Rojo” serà el salòn de fiestas, esas que nunca daremos.
” Azul ” las habitaciones de los huèspedes que nunca hospedàremos; y ” verdes ” los baños, como la esperanza que nunca habrìa que perder.
Para continuar un ” anaranjado ” chillòn en la cocina, donde deleitar un rico vaso de vino que siempre ayuda a ahogar la soledad.
Pintaba y pintaba, y màs pintaba y màs colores querìa.
Y todo se veìa lindo y bonito por fuera.
Todo lucìa perfecto, pero el cuadro no se presentaba completo, algo faltaba.
Ya me voy a dar cuenta de que es: quizàs sean los muebles que no se entonan con el resto del ambiente. De hecho ese espejo no es un gran què! Y mientras en èl se reflejaba, de repente viò todo clarito.
No faltaba nada en la casa. Todo en esa cara arrugada en poco tiempo, en esos ojos que una vez eran intensos, en ese cuerpo decaìdo y descuidado. La sonrisa ausente.
En ese cabello que una vez era dorado.
Habìa que cambiar de nuevo; empezar por dentro, curar las heridas, hasta llegar a verse llena de colores por fuera.
Sì, tenìa mucho trabajo por delante.
11 risposte a “Colori / Colores”
BELLA IMMAGINE.
Grazie mille!
Grego.
Buon fine settimana.
Scusa per errore ( prego ).
Buone vacanze.
Che errore?
😉
Evviva i colori e il risollevarsi! Brava
Come sempre, sobria ma intensa.
Sì, la vita va continuamente reinventata.
Buongiorno Guido, e buona domenica!
[…] cosa. Scrive in spagnolo e in italiano, poesie e racconti e anche qualche ricetta. Ho scelto Colori/Colores, una piccola storia sul cambiamento, che si può avviare all’esterno, purché però sia solo […]
Grazie ancora…