Narra una vecchia storia che: in un freddo paese del nord di Europa un bambino camminando per i monti abbia notato la caduta di tantissimi alberi, abbattuti appositamente dai taglialegna per scaldarsi durante l’inverno.
Provò pena per la morte degli alberi, alcuni con tantissimi anni; lo si capiva dallo spessore del suo tronco.
Così, una volta arrivato in paese, si diresse all’ufficio dal sindaco per fargli una proposta. Questo le rispose che lo avrebbe ascoltato più avanti, perché aveva troppi impegni, molte faccende da adulti da sistemare, e così lo mandò via.
Il ragazzo rimane deluso e rammaricato dalla situazione, la sua idea non poteva attendere tanto, aveva una scadenza.
Allora decise di fare un’altro tentativo: questa volta con la bibliotecaria, era stata anche una sua insegnante in passato. Purtroppo anche lei troppo indaffarata, libri e libri da riordinare. Niente.
Cosa poteva fare per essere ascoltato? I suoi genitori, entrambi operai in fabbrica, rientravano molto tardi a casa, e una volta lì pensavano a nutrirsi e riposarsi per l’indomani. No li andava di disturbarli ulteriormente.
Magari il panettiere lo avrebbe ascoltato, ogni tanto sapeva anche essere simpatico. Invece no, neanche lui disponeva di moltissimo tempo.
Così il bambino diventò sempre più triste, fino quasi ad ammalarsi dalla disperazione.
Chiedeva solo un po’ d’attenzione da parte dei grandi, ma a nessuno sembrava interessargli.
Come se vivessero in un mondo immaginario: da una parte i grandi e dall’altra i bambini. Assurdo no?
Due mondi separati.
Così quando ormai stava per rinunciare, ebbe improvvisamente un’idea .
Si mise a correre veloce verso casa sua. Una volta arrivato aprì l’armadio di suo padre e si travestì con l’abito da festa ( nonché l’unico ) da gran signore.
Dopodiché si avviò verso il bosco e ordinò ad uno dei taglialegna di prendere il pino più grosso e trascinarlo fino in piazza, con l’aiuto degli altri. Sottolineò prima di allontanarsi che era un ordine dal Sindaco e che andava eseguito subito, il più in fretta possibile.
I taglialegna non si fecero molte domande, erano abituati ad eseguire ordini; e l’aspetto del ragazzo, del tutto rispettabile, non faceva sorgere dubbi, visto la sua altezza.
Così trascinarono con tutta la loro forza un abete gigante al centro della piazza, e lo sistemarono in piede.
Nel frattempo anche elettricista del paese aveva ricevuto l’ordine di far pervenire tante lucine, di diversi colori e dimensioni; anche se ignorava completamente il perché.
Quando tutti andarono a dormire, l’ingegnoso ragazzo ed un gruppo di amici si diedero all’opera: qualcuno rubò anche una scala dalla cantina di suo padre.
All’indomani, precisamente l’otto dicembre, prima che tutti iniziassero ad andare a messa illuminarono l’albero.
Era uno “SPETTACOLO “, una cosa mai vista prima; ed ad alcuni brillavano gli occhi.
Quando il paesino si svegliò ebbe una grossa sorpresa. Tutti accorrevano in piazza, la voce si era sparsa.
Non credevano ai loro occhi: ” Che meraviglia “, ” Stupefacente “, dicevano.
Nessuno ringraziò il gruppo di giovani, e nessuno ad ottenuto niente da tutto questo.
Però da allora qualcosa è cambiato. Ogni otto dicembre la gente porta a casa un’albero che decorerà ed userà durante il periodo natalizio; e che per il resto del anno servirà come legna per il cammino.
Immagine dal web
Narra una vieja historia, que en un frìo paìs del norte de Europa, un chico caminando por los bosques, haya notado la cantidad de àrboles que venìan sacrificados a propòsito por los leñadores para calentarse durante el largo invierno.
Sintiò pena por la muerte de los àrboles, algunos de ellos con muchos años, bastaba mirar los anillos del tronco.
Asì una vez llegado al pueblo se dirigiò a la oficina del Presidente Comunal para hacerle una propuesta. Este le respondiò que lo habrìa escuchado màs adelante, porque tenìa muchos empeños, demasiados problemas de adultos por resolver, y lo invitò a que se fuera.
El chico se quedò desilucionado y amargado, su idea no podìa esperar, tenìa fecha de vencimiento.
Entonces decidiò probar con la bibliotecaria, que habìa sido en pasado su maestra; ella tambièn tenìa muchas cosa por hacer: libros y libros de reordenar. Nada.
Què podìa hacer para ser escuchado?
Sus padres, ambos obreros en fàbrica, volvìan siempre tarde, y una vez a casa pensaban sòlo a nutrirse bien y descansar para el dìa despuès. No, no querìa molestarlos.
Quizàs el panadero lo hubiese escuchado, a veces solìa ser simpàtico. Desgraciadamente, tampoco èl disponìa de mucho tiempo.
Y asì el chico se volviò siempre màs triste, hasta casi enfermarse por la desesperaciòn.
Pedìa sòlo un poco de atenciòn de parte de los grandes, pero a nadie parecìa interesarle.
Era como si entre un mundo y el otro: el de los grandes y el de los chicos hubiese enormes diferencias.
Dos mundos separados: los grandes por un lado y los chicos por el otro. Que absurdo pensò.
Estaba ya por renunciar a su proyecto, cuàndo de improviso tuvo una idea!
Se puso a correr velozmente hasta llegar a su casa; abriò el ropero de su papà y se disfrazò con el mejor vestido de fiesta ( el ùnico ) de gran señor.
Despuès se dirigiò hasta el bosque y ordenò a un leñador de arrastrar un grande pino hasta la plaza, junto a la ayuda de los demàs. Y agregò que era una orden del Presidente y que debìa de ser realizada enseguida.
Los leñadores acostumbrados a recibir òrdenes no se preocuparon mucho, tampoco sospecharon del chico, su aspecto era del todo respetable y su altura lo ayudaba.
Luego los trabajadores arrastraron con toda su fuerza el pino hasta la plaza, y lo pusieron de pie.
Mientras tanto llegaba tambèn el electricista del pueblo, que habìa recibido el orden de llevar luces de distintos colore y tamaños, aunque si ignoraba completamente el por qué.
Cuando todos dormìan, el ingenioso chico y un grupo de amigos se pusieron a la obra.
Uno de ellos hasta robò una escalera en galpòn de su papà y la llevò.
Al dìa siguiente, precisamente el ocho de diciembre, antes de que todos comenzaran a pasar para ir a misa, iluminaron e àrbol.
Era un ESPECTACULO, una cosa nunca vista; y a algunos de ellos le brillaban los ojos.
Cuando el pueblito se despertò tuvo una gran sorpresa, todos corrìan a la plaza, todos habìan sentido la noticia.
No creìan a sus ojos.
Què maravilla! Què esplendor! decìan.
Nadie agradeciò al grupo de jòvenes y nadie obtuvo nada de todo èsto.
Pero desde entonces algo cambiò: cada ocho de diciembre la gente lleva a su casa un àrbol que decora e ilumina durante el perìodo navideño, y que luego utilizarà como leña.
Vanina Rodrigo