Dove andremo a finire?
Parlo di me, di te , di noi.
Di me che ogni giorno che passa divento un po’ più matta. Di me che le mie priorità si sono trasformate in un ” spero che la scuola vada avanti “.
Di te, che avresti dovuto iniziare la tua vita dopo il diploma o la laurea, e invece e ferma come non mai, e ti mancano i libri e i treni e le persone.
Di noi che viviamo nell’incertezza di non sapere cosa faremo domani, figurarsi tra una settimana.
E ogni giorno una nuvola grigia ci avvolge, e questa è l’unica cosa che ci accumuna, siamo finalmente uniti in questa tragica realtà. Uniti a tempo indeterminato ( questa parola suonava bene quando si parlava di lavoro ), che utopia!
Vanina G. Rodrigo