Cristy è una ragazza di appena tredici anni che tutti i giorni frequenta la casa della signora Dorothy, la sua insegnante di musica.
Come ogni giorno prima di andare si prepara una abbondante colazione, sa che il tempo davanti al pianoforte sarà lungo. Adora la musica, un po’ meno l’anziana maestra che la inquieta parecchio.
Arrivata al cancello d’ingresso suona il campanello. – Strano pensa, neanche un rumore proviene dall’interno. Dopo una decina di minuti decide di entrare, bussa col suo pugno piano alla porta, ancora niente. Passa dal retro dove la porta della cucina è leggermente aperta, spinge e si introduce nella casa.
Chiama con la sua voce delicata due volte: ” Signora Dorothy “, ” Signora Dorothy “; nessuno risponde.
Cristy si accomoda sul divano del salotto e aspetta pazientemente. Ha un bel salotto la sua insegnante, a simple vista non concorda molto con la sua personalità. I muri sono tappezzati di un verde intenso, i due divani più grandi, rispettivamente di tre posti ciascuno sono di pelle marrone, con dei cuscini imbottiti in due tonalità; due piccole poltroncine di stile diverso davanti, al centro, un bel tavolinetto in mogano completa la decorazione, sopra alcuni libri di architettura. In fondo alla sala si trova il pianoforte; è un vecchio strumento tenuto molto bene, e sopra di esse un’infinità di fotografie in bianco e nero. Appeso al muro un vecchio orologio ancora funzionante, che in quel momento suona per indicare che è già trascorsa un’ora dal suo arrivo.
Timidamente la ragazza inizia a salire le scale, darà un’occhiata al piano di sopra, forse la vecchia signora è andata a riposare ed è rimasta addormentata.
Attraversa il lungo corridoio, sulla destra la prima porta corrisponde a una stanza da bagno, ancora qualche passo e troverà un’altra porta, dove si trova una specie di studio; andando avanti sulla sinistra una camera da letto, perfettamente in ordine e di fianco una porta chiusa a chiave. Pensa che quella potrebbe essere la stanza dove sta riposando la maestra. Cosa fare? Bussa di nuovo, niente, silenzio assoluto. A questo punto Cristy è un po’ spaventata. In fondo al corridoio nota che ci sono appese delle chiavi, ne prende alcune e inizia a provare ad aprire la porta. Una, due, tre, quattro, finalmente la quinta apre. Davanti a una grossa finestra con vista al giardino, è posizionata la poltrona dove siede la vecchia signora Dorothy, immobile, lo sguardo perso nel vuoto e sulle ginocchia qualche spartito di musica ricoperti da un bagno di sangue che si dilunga fino ai piedi, e prosegue nel pavimento. Dopo un’attenta osservazione vedrà la gola tagliata.
Un grido di orrore segnerà la fine di tutte le lezioni di musica di Cristy.

Cristy es una chica de apenas trece años que todos los dìas frecuenta la casa de la señora Dorothy, su profesora de mùsica.
Como cada vez antes de irse se prepara un abundante desayuno, sabe que el tiempo que deberà transcurrir adelante del piano serà largo.
Adora la mùsica, un poco menos a la maestra, que la desconcierta y la inquieta bastante.
Llegada al portòn de entrada toca el timbre. – Extaño piensa, no se siente ni siquiera un ruido llegar desde el interno. Pasados uno diez minutos decide de entrar, golpea con su puño despacio a la puerta, todavìa nada. Pasa por la parte de atràs de la casa, donde la puerta de la cocina està entreabierta, empuja y se introduce en la misma.
Llama con su voz delicada dos veces: ” Señora Dorothy”, ” Señora Dorothy “, nadie responde.
Cristy se acomoda en el divàn del living y espera pacientemente. Tiene un bello salòn su profesora, a primer vista no concuerda mucho con su personalidad. Las paredes estàn empapeladas de un verde intenso, los dos sillones màs grandes, respectivamente de tres lugares cada uno son de piel marròn; adornados con almohadones en dos distintas tonalidades, en frente dos sillones màs pequeños y al centro una mesita en cahoba completa la decoraciòn, con algunos manuales de arquitectura arriba. En el fondo del salòn, en una esquina se encuentra el piano; es un viejo instrumento cuidado muy bien, arriba de èste una cantidad enorme de fotografìas en blanco y negro. Colgado a la pared un viejo reloj perfectamente funcionante, que en èste instante suena para indicar que ya pasò una hora desde su llegada.
Tìmidamente la chica empieza a subir la escalera, para dar una mirada al piso de arriba, a lo mejor la vieja señora se fue a descansar un rato y se quedò dormida.
Camina mediante el largo pasillo, a la derecha la primer puerta corresponde a un baño, algunos pasos màs y se encontrarà con otra puerta, que conduce en apariencia a un estudio; andando adelante; èsta vez a la izquierda un dormitorio perfectamente ordenado y al lado del mismo una puerta cerrada con llave. Piensa que quizàs esa podrìa ser la habitaciòn donde està descansando la maestra. Què hacer? Golpea de nuevo, nada, silencio absoluto. A èste punto Cristy està un poco asustada. En fondo al pasillo, ve que hay llaves colgadas, agarra algunas y empieza a probar a abrir la puerta. Una, dos, tres, cuatro, finalmente la quinta abre; adelante de una grande ventana con vista al jardìn, se encuentra el sillòn donde està sentada la señora Dorothy, quieta, con la mirada perdida y sobre las rodillas algunas partituras de mùsica cubiertas de un baño de sangre que se explaya hasta los pies y continua por el piso. Despuès de una detallada observaciòn verà la garganta cortada.
Un grito de horror marcarà la fin de todas las lecciones de mùsica de Cristy.

Mi piace:
Mi piace Caricamento…