Einstein diceva: ” La creatività è contagiosa”. Trasmettila.
E chi sono io per contraddire Einstein?!
Per ciò eccomi qua con un piccolo post pre-pasquale per presentare a voi blogger e lettori del mio blog, ciò che mi sta tenendo lontana da questo spazio momentaneamente.
Mi sono iscritta tempo fa ad un corso di cucito, quelli base per intenderci, e mi sono lasciata travolgere davvero tanto, sapevo già ricamare più o meno, lavorare a maglia sempre più o meno ( e qualche progetto ve lo avevo anche fatto conoscere a Natale ); il cucito era quasi una materia in sospeso. Ora il suo momento è arrivato.
Anche se sono consapevole che d’imparare non si finisce mai, le soddisfazioni che mi sta regalando questa avventura sono davvero tante: vedere le stoffe trasformarsi attraverso le mie mani, costruire qualcosa che prima esisteva solo nella mia testa, andare più in là.
Beh, insomma! Avete capito? Sono contenta.
Finora sono riuscita a realizzare poche cose, e tutte sicuramente da migliorare.
A voi una carrellata dei miei primi lavori in questo mondo, fino a ieri quasi sconosciuto.
Spero mi appoggerete anche in questo percorso, lunedì vedrete la mia tavola di Pasqua, per la prima volta apparecchiata con tovaglia e tovaglioli by Vanina 😉
Alcuni dei miei lavori
Einstein decìa: ” La creatividad es contagiosa, transmitanlàn”.
Y quièn soy yo para contradecir a Einstein?!
Por lo tanto acà me tienen de nuevo con un pequeño post pre pascual para contarles cuàl fue el motivo que me tuvo alejada de èste espacio momentaneamente.
Hace un tiempito atràs decidì inscribirme a un curso de costura, de los bàsicos para entendernos, y me deje llevar.
Sabìa ya bordar màs o menos, sabìa ya tejer siempre màs o menos ( y algunos proyectos se los habìa presentado en el blog en ocasiòn de la Navidad ), digamos que la costura era una materia pendiente. Puès bueno, parece que èste es su momento.
Aunque si sè muy bien que de aprender no se termina jamàs, la sodisfacciòn que me està dando èsta actividad es notable; ver las telas transformarse a travès de mis manos, tomar formas, lo que antes eran sòlo ideas que existìan en mi cabeza hueca y nada màs. Ir màs lejos todavìa…
Bueno, creo que quedò claro. Estoy muy contenta.
El lunes les presentarè mi mesa de Pascua preparada por primera vez con el mantel y las servilletas by Vanina 😉
En las fotos de arriba, algunos de mis primeros trabajos. El camino es largo aùn, espero que me acompañen en èsto tambièn.
Vanina Rodrigo
15 risposte a “L’altra parte di me / La otra parte de mì”
sei davvero bravissima!!!!!!!!continua cosi cara vanina:)
Grazie Daniela…
Auguri grandi di buona Pasqua, cara Vanina
Grazie Enrico, molti auguri anche a te
Applausi, brava. Capisco benissimo la tua passione, la soddisfazione che dà il creare e che si traduce in qualcosa che si tocca, vede ed è concreto. Io che di mestiere ho lavorato con la parole, da tempo invidio gli artigiani. La parole volano, si traducono in sensazioni inafferrabili.
La parola rimane l’arma più forte che abbiamo, se scritta, è soprattutto se scritta bene, impossibile che non lasci il segno.
Comunque io che di mestiere non faccio né una cosa né l’altra, di passione ne coltivo tante, e mi diverto a scoprirle un po’ alla volta…
Ripeto: brava! Non solo le tue ricerche ti sono fonte di soddisfazione ma anzi ne beneficia anche chi ti è vicino.
J’adore cette phrase @ la créativité est contagieuse ! E tu sei contagieuse de bonheur Avec des petites choses joyeuse Pâques bacio 💕💕
Ben rifiniti, brava! 🙂
Grazie Dora, auguri di Buona Pasqua…
Auguri anche a te Vanina 🙂
È molto bello. Vorrei ricamare che bene.
Mi piace per il mio italiano.
Saluti.
Saluti e grazie del passaggio…
Che brava. Essere capaci a cucire è una bellissima cosa. Si possono creare tante belle cose per sè o per gli altri. Un po’ alla volta diventerai bravissima 🙂
Lo spero tanto, grazie!